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About Anita Sieff


Anita Sieff: Forms of Celebration
by Carlos Basualdo

Anita Sieff: Forme di Celebrazione
di Carlos Basualdo


The Art work as a place for relation
by Chiara Bertola

The 21st Century Odalisque
by Diane Lewis

Scultura sociale
di Maria Paola Sutto

Anita Sieff
di Carlo Montanaro

La sperimentazione artistica in Guggenheim Public
di Sandra Caroldi

Anita Sieff
by Patricia A. Simpson
Scultura sociale n°1
Alcuni vanno al centro, alcuni osservano. Alcuni si lasciano permeare. Le stesse parole e le stesse azioni diventano significati altri quando le persone non sono le stesse.
Quanto possiamo, scambiando esperienze diverse dalle nostre, essere guariti dalla oppressione del vivere? il processo potrebbe risultare misterioso. Ci sono istanti di sospensione durante il farsi di scultura sociale, istanti durante i quali i partecipanti, consapevoli di essere sia artisti sia pubblico, sono all'unisono, sospendono il giudizio, cercando di intravedere la verità celata dietro il comune intento: l'energia che si dispiega e che viene sperimentata nella condivisione .
Chiunque cattura un'emozione ha il suo tesoro da ridirezionare nella propria esistenza.
Scultura sociale n°1 é nata da un sogno. Ed é il sogno di un'artista come Anita Sieff che lo rilascia come entità individuale esistente per espanderlo in una coscienza che vuole cogliere la sfida della comune condivisione. E' una ricerca sull'esperienza dello stare insieme, della cosapevolezza dei limiti di ogni singolo essere umano che deve abbandonare la solitudine della creazione personale a favore di un evento collettivo che si trasforma ed è trasformato ogni volta che si offre.
Gli artisti ospiti contribuiscono a testimoniare la loro esistenza all'inerno dello spazio.
Una quantità di energia è prodotta e connette i partecipanti invitandoli a rivelare prima di tutto a se stessi forme di linguaggio che spesso pensiamo essere andate perdute. Da qui in poi inizia la fase di interazione che produce l'evento: scultura sociale.
Scultura sociale deve la sua ispirazione a Beuys al suo proposito di condivisione. Ronald Feldman: "A quel tempo Beuys mi chiese se poteva fare un lavoro nella mia galleria chiedendomi che la galleria fosse completamente vuota. Il giorno dell'opening arrivarono moltissime persone ma nulla era esposto e la gente incominciava a chedere dove fossero le opere, Beuys rispose che quella era la sua prima scultura sociale e la stava creando insieme a loro".
Scultura Sociale n°1 è ispirtata da ciò, ma va oltre, in un contesto di propositi che sono le interazioni di tutti i partecipanti all'evento. Mai come in questi anni di solitudine interiore schiacciati dall'abbondanza dell'informazione che non ci lascia tempo di elaborare il senso dell'esistenza, sentiamo il bisogno di opere come queste...alla prossima.

Maria Paola Sutto 1999